Valutare la causa principale della malattia parodontale, la predominanza dei batteri e la carica batterica totale prima e dopo.
To assess the main cause of periodontal disease, bacterial predominance and total bacterial load before and after.Test Microbiologici: consiste nel prelievo del fluido crevicolare colonizzato dai batteri e contenente cellule epiteliali dell‘individuo in esame tramite cono di carta sterile di diametro 60/80 nella tasca parodontale o peri-implantare per almeno 30 secondi (in modo che sia imbibito di liquido crevicolare possibilmente privo di sangue) si ripone all’interno della provetta; si ripete la procedura per avere da un minimo di due a un massimo di quattro coni di carta. Il test è stato eseguito su 420 pazienti età compresa da 30-60 anni 236 donne 184 uomini tasche da 4-11mm parodontite cronica moderata -grave per un totale prelievi di 498 in 78 pazienti si è proceduto ad effettuare un secondo campionamento dopo il trattamento.
Microbiological testing: consists of taking the crevicular fluid colonized by bacteria and containing epithelial cells of the individual under study by sterile paper cone of diameter 60/80 in the periodontal or peri-implant pocket for at least 30 seconds (so that it is soaked in crevicular fluid possibly free of blood) is placed back inside the tube; the procedure is repeated to have a minimum of two to a maximum of four paper cones. The test was performed on 420 patients ages 30-60 years 236 women 184 men pockets from 4-11mm chronic moderate-severe periodontitis for a total sampling of 498 in 78 patients a second sampling was performed after treatment.
Lo studio ha messo in evidenza che la causa principale della malattia parodontale sono le parafunzioni (Bruxismo, serramento, abitudini viziate, deglutizione atipica, respirazione orale), disallineamento dentale, precontatti e manufatti protesici incongrui. Quindi come fattori eziologici locali “diretti e scatenanti” e non più “indiretti e predisponenti” come si è sempre sostenuto. In secondo piano da batteri.
The study pointed out that the main cause of periodontal disease are parafunctions (Bruxism, clenching, spoiled habits, atypical swallowing, oral breathing), dental misalignment, precontacts and incongruous prosthetic artifacts. Thus as "direct and triggering" local etiologic factors and no longer "indirect and predisposing" as has always been claimed. Secondarily by bacteria.
INTRODUZIONE
Malattia parodontale
Con il termine di malattia parodontale(parodontite), si indicano un insieme di patologie infiammatorie, di natura infettiva, che sono caratterizzate a livello clinico dal coinvolgimento patologico di tutte le componenti tissutali dell’organo parodontale (gengiva, legamento parodontale, osso alveolare e cemento radicolare) (1-3).




Fattori eziologici locali “diretti e scatenanti”: Batterici (placca batterica, tartaro, materia alba, residui di cibo). Fattori “locali indiretti e aggravanti”: Funzionali (trauma occlusale, parafunzioni, abitudini viziate, respirazione orale, deglutizione atipica, ipofunzione) (Fig. 1-4). Fattori “indiretti e predisponenti”: Meccanici (errata igiene orale, presenza di cibo). Anatomici (malposizione, dentale, forma dentale, forma dei tessuti parodontali). “Indiretti, predisponenti e aggravanti”: Iatrogeni (otturazioni debordanti, margini protesici scorretti, corone protesiche sovradimensionate e dispositivi ortodontici) (4-5). L’inizio e la progressione della malattia parodontale sono comunemente attribuiti ai batteri Patogeni del microbiota orale, facenti parte principalmente dei complessi rosso/arancione:
- Aggregatibacter actinomycetemcomitans
- Porphyromonas gingivalis
- Tannerella forsythia
- Treponema denticola
- Fusobacterium nucleatum
- Campylobacter rectus
Altri fattori tra cui abitudini viziate, fattori anatomici e Iatrogeni, genetici ed ereditari.
Lo scopo di questo studio è quello di valutare la principale causa della malattia parodontale, la presenza predominante in % dei batteri e della carica batterica totale prima e dopo la terapia parodontale non chirurgica (6-7).
MATERIALI E METODI
Test Microbiologici: consiste nel prelievo del fluido crevicolare colonizzato dai batteri e contenente cellule epiteliali dell‘individuo in esame tramite cono di carta sterile di diametro 60/80 nella tasca parodontale o peri-implantare per almeno 30 secondi (in modo che sia imbibito di liquido crevicolare possibilmente privo di sangue) si ripone all’interno della provetta; si ripete la procedura per avere da un minimo di due a un massimo di quattro coni di carta. Il test è stato eseguito su 420 pazienti età compresa da 30-60 anni 236 donne 184 uomini tasche da 4-11mm parodontite cronica generalizzata moderata-grave per un totale prelievi di 498 in 78 pazienti si è proceduto ad effettuare un secondo campionamento dopo il trattamento (6-9).

I pazienti non avevano ricevuto antibiotici o trattamento parodontale durante gli ultimi 6 mesi, nessuna malattia sistemica. Ne segue la metodologia, ma si differenzia in primis nella scelta dei pazienti, con peculiari caratteristiche (età, fumatori 10/20 sigarette al gg, parodontite moderata-grave, tasche parodontali di 4/11mm) più rispondenti alle persone comuni. Sono stati valutati l’indice di placca (IP), indice di sanguinamento (BoP), Profondità di tasca (PPD), Mobilità (M), Recessione (GAC). A tutti i pazienti sono state fornite informazioni sullo studio, avendo essi firmato il consenso informato(10-14).

Procedure cliniche
Per lo studio è stato utilizzato il test microbiologico. È stata selezionata l’aerea mesiale del primo molare superiore destro (1.6) e il PROmesiale del primo molare inferiore sinistro (3.6). A un gruppo di 78 pazienti si è proceduto ad effettuare un secondo campionamento dopo il trattamento. (Scaling e root planing) (Fig. 5-7).

Risultati analisi microbiologici
È stato analizzato il seguente campione: 498 prelievi per un totale di 420 pazienti. In 78 pazienti si è proceduto ad effettuare un secondo campionamento dopo il trattamento, per un corrispettivo del 15,7% sul totale dei prelievi e del 18,6% dei pazienti. Il batterio Aggregatibacter actinomycetemcomitans è presente nel 2,2% dei campionamenti (11 casi su 420) con valori che vanno dallo 0,0006% al 1,7875% sul totale della carica batterica, con un valore medio di 0,4995% prima del trattamento (Fig. 8).
Il batterio Porphyromonas gingivalis è presente nel 25,5% dei campionamenti (127 casi su 420) con valori che vanno dallo 0,0003% al 48,5433%, con un valore medio di 2,7917 sul totale della carica batterica. Nel caso di pazienti in cui la misurazione è stata fatta prima del trattamento il valore medio percentuale è di 2,8689, il valore medio dopo il trattamento scende a 0,4178% (Fig. 9).



Il batterio Tannerella forsythia è presente nel 31,3% dei campionamenti (156 casi su 420) con valori che vanno dallo 0,0004% al 15,1197%, con un valore medio percentuale di 1.1961 sul totale della carica batterica. Nel caso di pazienti in cui la misurazione è stata fatta prima del trattamento il valore medio percentuale è di 1,2331, il valore medio dopo il trattamento è di 0,5912% (Fig. 10).
Il batterio Treponema denticola è presente nel 32,7% dei campionamenti (163 casi su 420) con valori che vanno dallo 0,0010% al 52,4201%, con un valore medio percentuale di 1,5862 sul totale della carica batterica. Nel caso di pazienti in cui la misurazione è stata fatta prima del trattamento il valore medio percentuale è di 1,6668, il valore medio dopo il trattamento è di 0,846% (Fig. 11).

Il batterio Fusobacterium nucleatum è presente nel 72,5% dei campionamenti (361 casi su 420) con valori che vanno dallo 0,0035% al 86,3505%, con un valore medio di 6,4628% sul totale della carica batterica. Nel caso di pazienti in cui la misurazione è stata fatta prima del trattamento il valore medio percentuale è di 7,0148, il valore medio dopo il trattamento è di 2,5865 (Fig. 12).

Il batterio Campylobacter rectus è presente nel 37,5% dei campionamenti (187 su 420 casi) con valori che vanno dallo 0,0006% al 29,5476%, con un valore medio di 1,5387% sul totale della carica batterica. Nel caso di pazienti in cui la misurazione è stata fatta prima del trattamento il valore medio percentuale è di 1,4527, il valore medio dopo il trattamento sale a 2,4589 (Fig. 13).

DISCUSSIONE
I grafici hanno messo in evidenza che dopo il trattamento (Scaling e root planing) si ha una drastica riduzione (eliminazione di qualche batterio) dei batteri e della carica batterica totale. Prima del trattamento la presenza di Aggregatibacter actinomycetemcomitans Porphyromonas gingivalis, Tannerella forsythia, la % è bassissima e in tantissimi casi la loro assenza (Fig. 14, 15-15; Tab. 1), di contro abbiamo un altissima % del batterio Fusobacterium nucleatum presente anche nell’intestino e causa il tumore del colon retto (studi hanno dimostrato una correlazione del batterio presente nel cavo orale e il tumore del colon retto).


Nella figura 14, le parafunzioni sono del 70% (bruxismo, serramento, deglutizione atipica, precontatti, abitudini viziate, disallineamento dentale, respiratore orale e manufatti protesici incongrue), con carica batterica elevata in alcuni casi senza batteri principali in altri casi la presenza quasi costante del batterio Fusobacterium nucleatum. Su 420 pazienti 263 sono con parafunzioni 157 la malattia parodontale è attribuita a batteri.


Di questi 263 pazienti:
- N 60 sono senza batteri
- N 86 sono senza 5 batteri
- N 112 sono senza i primi 4 batteri
- N 2 hanno solo Aggregatibacter actinomycetemcomitans
- N 13 hanno solo il Porphyromonas gingivalis
- N 173 hanno il Fusobacterium nucleatum

RISULTATI
Lo studio ha messo in evidenza che la causa principale della malattia parodontale sono le parafunzioni (Bruxismo, serramento, abitudini viziate, deglutizione atipica, respirazione orale), disallineamento dentale, precontatti e manufatti protesici incongrui. Quindi come fattori eziologici locali “diretti e scatenanti” e non più “indiretti e predisponenti” come si è sempre sostenuto. In secondo piano da batteri. Prima del trattamento la presenza di Aggregatibacter actinomycetemcomitans, Porphyromonas gingivalis, Tannerella forsythia, la % è bassissima e in tantissimi casi la loro assenza, di contro abbiamo un altissima % del batterio Fusobacterium nucleatum, presente anche nell’intestino e causa il tumore del colon retto (studi hanno dimostrato una correlazione del batterio presente nel cavo orale e il tumore del colon retto). Dopo il trattamento (Scaling e root planing) si ha una drastica riduzione (eliminazione di qualche batterio)dei batteri e della carica batterica totale. Su 420 pazienti 263 sono con parafunzioni 157 la malattia parodontale è attribuita a batteri.
Di questi 263 pazienti (Fig. 20):
- N 60 sono senza batteri
- N 86 sono senza 5 batteri
- N 112 sono senza i primi 4 batteri
- N 2 hanno solo Aggregatibacter actinomycetemcomitans
- N 13 hanno solo il Porphyromonas gingivalis
- N 173 hanno il Fusobacterium nucleatum
Su 78 pazienti dove si è proceduto ad effettuare un secondo campionamento dopo il trattamento 40% (31 pazienti) dei pazienti era sempre presente il Fusobacterium nucleatum.
Ringraziamenti
Ringrazio la Dott.ssa Nicole Savioli, la Dott.ssa Laura Giuliani, la responsabile ASO Manuela Fuganti e tutto lo staff dell’equipe “Dr Giuseppe Grech” per la collaborazione, alla Dott.ssa Caterina Giovinazzo per il supporto tecnico-scientifico.