È in corso uno studio nazionale condotto dall’Università degli Studi di Milano sullo screening del cancro orale. Il progetto verte su un questionario rivolto agli igienisti dentali con lo scopo di capire quanti di essi effettuino realmente lo screening nella pratica clinica.
L’igienista dentale, data la frequenza dei richiami e dei controlli sul paziente, è in molti casi il primo operatore sanitario a riscontrare lesioni e alterazioni precancerose, o prodromiche di patologie sistemiche.
Le lesioni potenzialmente maligne, la cui diagnosi definitiva è data dall’analisi istologica, sono alterazioni della mucosa orale che possono precedere anche di anni l’insorgenza dei tumori del cavo orale.
L’intercettazione preventiva e precoce di tali lesioni a carico dei tessuti molli risulta quindi essere di fondamentale importanza ai fini dell’esito delle eventuali patologie.
Uno degli obiettivi dello studio di UniMi è capire anche quanto tale consapevolezza, aumentata negli ultimi decenni, venga realmente recepita a livello clinico.
Lo studio ha inoltre lo scopo di verificare l’eventuale differenza sul territorio nazionale nella gestione e nell’approccio allo screening.
Questa eventuale differenziazione si caratterizza sulla base di regione, istruzione, anno di laurea e/o altri fattori.
Lo studio è condotto da Linda Garotta, studentessa al 3° anno di Igiene Dentale (Università degli studi di Milano). A collaborazione e supervisione del progetto vi sono il Professor Andrea Sardella e la Professoressa Elena Varoni (Dipartimento di Scienze Biomediche, Chirurgiche ed Odontoiatriche – Università degli studi di Milano).
Tutti i lettori di Rivista Italiana Igiene Dentale sono invitati a partecipare compilando il questionario anonimo: sono sufficienti 5 minuti. Maggiore sarà la vostra partecipazione e più rappresentativi saranno i risultati della ricerca.
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