Il 22-25 febbraio, a Montegrotto Terme (PD), si è tenuto nella splendida cornice dell’Hotel Mioni Royal San il “Primo Incontro Di Odontoiatria Biologica”. Quindi, parole sempre inerenti ai miei soliti argomenti. Inizierei col chiarire la definizione incontro. Non si è trattato di un corso o di un congresso; abbiamo cercato di ideare qualcosa di nuovo che potesse interessare, coinvolgere, divertire e in assoluto, rendere partecipi tutti i presenti, dai partecipanti, agli sponsor, ai relatori; creare un gruppo di persone che si scambiassero opinioni, ed esperienze lavorative, sull’argomento in questione.
L’evento, al quale era possibile partecipare dal giovedì alla domenica, era studiato per far incontrare le persone interessate a questa parte della medicina odontoiatrica. Nella rilassante cornice dell’Hotel ci si poteva incontrare, conoscersi e discutere delle molteplici sfaccettature della medicina biologica.
Il vero e proprio incontro ha inizio il venerdì sera con un aperitivo in piscina, offerto dagli organizzatori, dove, congiuntamente con Antonella Silvestri abbiamo presentato gli sponsor e i relatori, introducendo l’argomento della loro esposizione e che spesso, ma non in modo assoluto, rispecchiava la medicina biologica da essi praticata. La situazione assolutamente informale, ha da subito creato un ambiante rilassato e amichevole, dove perfetti sconosciuti si sono incontrati e hanno socializzato.
Il sabato mattina alle ore 9 sono iniziate le esposizioni con il sottoscritto dalla provincia di Monza e Brianza, presentando la relazione dal titolo: Fitoterapia e integrazione nell’odontoiatria odierna.
Si è parlato della possibilità per gli igienisti dentali di poter utilizzare tutti i tipi di integratori e Botanicals, in particolare spiegando l’effetto fisiologico della funzione di alcuni componenti dei botanicals come tannini, polifenoli o, per addentrarsi maggiormente, la taspina, la vitamina C, l’acido caffeico ed altri. Insomma, illustrare il funzionamento di queste molecole per spiegare come, per esempio, utilizzarle nella cura delle fessure di Stillman. Lo scopo della relazione era quello di dimostrare che gli integratori hanno un effetto fisiologico, sia generico che specifico, a seconda del componente chimico contenuto, che nulla di empirico esiste in questa antichissima medicina e che ormai tutto è dimostrabile scientificamente; senza dimenticare di spiegare ai partecipanti l’effetto farmacologico.
Il secondo relatore è il Dott. Andrea Baroncini Medico chirurgo e odontoiatra di Firenze con la relazione: Il microbioma: salute orale e sistemica.
La sua presentazione è riassumibile in quanto segue: l’organismo umano è un sistema biologico estremamente complesso costituito da circa centomila miliardi di cellule la cui maggioranza è rappresentata dai microrganismi che costituiscono il nostro microbioma. A livello intestinale si sta cominciando a conoscere i batteri, virus, parassiti ed altri presenti; alcuni patogeni e altri molto utili per la nostra salute. Il cavo orale, invece, è ancora poco studiato. In realtà sono conosciute le specie patogene ma poco si sa sui batteri simbiotici che concorrono a mantenere l’omeostasi e l’eubiosi della bocca. La futura odontoiatria si occuperà proprio di questo: mantenere la diversità e l’equilibrio batterico del cavo orale favorendo la salute non solo della bocca ma di tutto l’organismo.
Il terzo relatore è la Prof. ssa Scilla Sparabombe, Igienista dentale di Ancona.
La relazione si è incentrata sul ruolo delle malattie parodontali, che correlano complesse interazioni dinamiche tra specifici agenti patogeni batterici, risposte immunitarie distruttive dell’ospite e fattori ambientali. Spesso il controllo del biofilm non sembra sufficiente a risolvere lo stato infiammatorio locale e quindi la malattia. Alterazioni sistemiche sottili e persistenti possono suggerire la presenza di quella che oggi viene chiamata “infiammazione di basso grado” e che, sebbene non abbia alcuna rilevanza medica, può rappresentare un elemento predittivo e/o prognostico per le malattie del parodonto. Prevenire o ridurre tale condizione è parte integrante dell’intervento terapeutico. Il contenuto della presentazione ha incluso un interessantissimo articolo di ricerca effettuata dal team dell’ Università Politecnica delle Marche, dove viene dimostrata la superiorità di un collutorio fitoterapico versus il gold standard, in un lavoro in doppio cieco; confermando e offrendo un continuum a quanto esposto nella relazione del Dott. Baroncini.
La mattinata è proseguita con l’intervento del Dott. Riccardo Scaringi, Medico chirurgo e odontoiatra di Milano che ha presentato un affascinante lavoro sugli impianti in biossido di zirconio, attestando come, ad oggi, il titanio risulti uno tra i materiali meglio documentati in implantologia orale.
Sin dai primi anni Novanta, il biossido di zirconio (ZrO2), o zirconia (Zr), è stato introdotto come materiale alternativo per la produzione di impianti dentali date le sue migliori proprietà estetiche, specialmente in pazienti con fenotipo sottile. Inoltre, è stata riportata una minore tendenza all’accumulo di placca, una migliore adesione cellulare e una ridotta risposta infiammatoria rispetto agli impianti in titanio. La presentazione ha avuto lo scopo di illustrare i risultati clinico-scientifici a supporto di questa possibile alternativa.
Con mia grande soddisfazione e felicità dalla Puglia è venuta fino a Padova la Dott.ssa Antonia Sinesi Igienista dentale, che ci ha travolto con la sua simpatia e il suo grande entusiasmo.
Nel suo intervento è stato osservato come, nella moderna odontoiatria, le terapie attuate siano improntate sull’utilizzo di molecole chimiche con un impatto importante sul microbiota orale sano. Già da alcuni anni l’OMS ha definito l’antibiotico resistenza uno dei principali problemi sanitari su scala globale e la clorexidina è uno dei maggiori responsabili di questa resistenza. Per questo motivo, è importante conoscere le terapie proattive volte a ottimizzare i meccanismi fisiologici di ripristino della salute orale e del mantenimento nel medio-lungo termine. Porremo attenzione su terapie che utilizzano l’EVOO e i probiotici per la cura di patologie orali, dalla malattia parodontale, alle ipertrofie gengivali ortodontiche, alle ulcere traumatiche e altro secondo le evidenze cliniche e scientifiche. Apprendere i meccanismi d’azione di queste terapie riesco che rispettano il microbiota orale fisiologico. Esaltando le doti farmacologiche dell’olio di oliva. Sicuramente una relazione che si riallaccia alle precedenti e, che, senza volerlo avevano lo stesso focus.
Che dire a volte cose che usiamo tutti i giorni, se non processate, possono avere effetti incredibili.
Giungendo al termine della mattinata sale sul palco uno dei relatori sicuramente più attesi della giornata il Dott. Roberto Robba odontoiatra dentosofo di Cagliari.
La sua relazione verteva sugli operatori in campo odontoiatrico, che sono abituati ad effettuare una “cura del sintomo”. Apriva così: «Il paziente arriva con una problematica locale, in questo caso la bocca, e noi ci occupiamo di risolvergliela.
Abbiamo imparato a farlo molto bene, con strumenti e conoscenze sempre più sofisticate. Ma è pur sempre una medicina dell’organo e non della Persona.
Esiste invece un mondo parallelo, in cui l’essere umano non è fatto a compartimenti stagni ma è un tutt’uno che interagisce con tutte le parti del corpo, ma soprattutto in cui Mente e Corpo non sono separati. Sono un tutt’uno. Anzi, forse sono la stessa cosa.
La mia relazione aprirà una breve finestra su questo mondo parallelo. Al corsista curioso in cammino poi la scelta tra tenere aperta questa finestra o richiuderla per sempre facendo finta di non aver mai visto e sentito nulla».
Il Dott. Robba ha letteralmente incantato la platea, tanto che, nonostante la campana del pranzo fosse già suonata alle 12,30; il Dott. Robba ha chiesto se poteva continuare nell’esposizione e un “sì” unanime si è lavato dai presenti in sala che sono rimasti incollati alle sedie fino alle 13,10; rinunciando ad una pausa pranzo rilassata.
Al collega Dott. Gianluigi Bonicelli igienista dentale di Bologna l’arduo compito di tenere sveglia la platea dopo l’abbiocco post prandiale. Il suo intervento verteva su: Relazione con il paziente, strumentazione meccanica, strumentazione manuale curette, decontaminazione biostimolazione e terapia fotodinamica con laser diodo 810nm, utilizzo di fitoterapici, e olio ozonizzato con fibrina nelle tasche parodontali. Gestione dei richiami, terapia domiciliare con l’utilizzo di fitoterapici, olio ozonizzato, integratori e pre/probiotici. Un interessante visione del lavoro svolto dal collega. Anche questa relazione si riallaccia ad altre già presentate nella mattinata.
È la volta del Dott. Maurizio Brera Odontoiatra di Sondrio. Il simpaticissimo odontoiatra ha parlato di: Riabilitazione e armonizzazione l’apparato stomatognatico e i vari sistemi corporei a cui è collegato e sui quali agire. Intercettazione, con un approccio olistico multidisciplinare, sulle possibili spine irritative (di origine odontoiatrica) che possano causare ripercussioni a livello posturale e generale. Una visione sicuramente interessante.
È la volta della Dott.ssa Eleonora Boem igienista dentale floriterapeuta e naturopata di Padova. Ci ha parlato di Floriterapia, in breve: La richiesta di un approccio sempre più olistico del trattamento odontoiatrico implica una visione molto più vasta e complementare della salute dell’individuo. Un equilibrio imprescindibile tra mente cuore, un concetto vecchio ma allo stesso tempo nuovo, basata sul principio non solo di salute, ma di benessere.
La floriterapia fornisce un supporto sia al trattamento clinico che all’operatore che lo esegue, per un’alleanza terapeutica costruttiva. Le essenze hanno un potenziale positivo fortissimo e completamente privo di effetti collaterali, adatti a tutti, grandi e piccini. Come sempre Eleonora ci ha incantato con i suoi fiori.
La relazione seguente tenuta dalla Dott.ssa Debora Ferraro igienista dentale di Milano, ci ha illuminato sulla: “Multi riflessologia facciale vietnamita Dien Chan”, che è un metodo che prevede la stimolazione non solo di punti sul viso e sul corpo ma anche l’impiego di schemi di riflesso e la teoria della similitudine di forma per attivare il processo di auto guarigione.
Non prevede l’uso di aghi ma i punti possono essere stimolati con degli appositi strumenti ideati dal fondatore della tecnica o con le dita. Può essere applicata su tutti, a qualsiasi età. È un metodo che può sostenere il lavoro dall’igienista o dell’odontoiatra per rilassare il paziente, prima e/o dopo di un trattamento. Per alleviare il dolore, nevralgie e contrazioni muscolari.
Può stimolare o riequilibrare una funzione organica o dell’intero sistema e rafforzare l’energia. Può essere utilizzata in affiancamento alla medicina convenzionale o in attesa di un trattamento medico o farmacologico. Un argomento nuovo e molto interessante che potrebbe avere numerose applicazioni nella nostra pratica clinica quotidiana.
Chiude la giornata l’amica Antonella Silvestri Igienista dentale di Varese esperta in medicine naturali, la quale ha parlato di collutori fitoterapici, un argomento che, secondo me sarà il futuro di questi presidi.
Una giornata veramente unica dove, parlando di medicina, i riferimenti ai soliti argomenti triti e ritriti che accompagnano le relazioni degli altri congressi non si sono paventate.
Come avrete potuto notare i relatori sono intervenuti da tutta Italia. Anche i partecipanti sono intervenuti da lontano; la Dott. ssa Margherita Peruzzo ci ha raggiunti da Roma. La dott.ssa Lara Grillini da Macerata, solo per citare due colleghe. Insomma un incontro di caratura nazionale, almeno nei relatori e nei partecipanti.
Tra i vari colleghi intervenuti all’incontro, con mio grande piacere c’era il Dott. Luca Bonci di DENTOP, al quale ho chiesto un’impressione sull’evento:
«Il 24 Febbraio 2024 ho avuto l’occasione di presenziare al convegno di Odontoiatria Biologica tenutosi a Montegrotto Terme. Il programma scientifico voleva porre un focus importante sulla reale possibilità di integrare nella medicina odontoiatrica anche terapie e approcci naturali. Le relazioni sono state interessanti ed esaustive, esposte da colleghi Odontoiatri e Igienisti Dentali di grande professionalità ed esperti della materia relazionata. Ringrazio il Dottor Stefano Sarri per la passione e la professionalità con cui ha organizzato e gestito questo evento, in una location dedicata al relax prima e dopo la programmazione scientifica. Ho passato giorni in compagnia di ottimi colleghi che hanno arricchito il mio bagaglio culturale e gratificato lo spirito».
E ancora, le poche righe inviateci dal Dott. Michele Vignola colgono il focus dell’incontro:
«La mia personale opinione rispetto al primo incontro di odontoiatria biologica è estremamente positiva. Grazie alla preparazione dei numerosi relatori, provenienti da molte parti di Italia, i temi trattati hanno aperto nuovi canali di osservazione e riflessione relativi al mio approccio nella cura e trattamento dei pazienti. Ringrazio i responsabili per l’organizzazione precisa e puntuale dell’evento, reso piacevole anche dagli efficienti servizi della location. Parteciperò sicuramente con piacere ad altre iniziative.»
L’opinione dei partecipanti è, secondo me, importante per dare una reale immagine dell’incontro e l’impatto avuto sui colleghi intervenuti.
La molteplicità degli argomenti trattati, che spesso si interfacciavano tra loro, ha reso la giornata un susseguirsi di ligandi che hanno portato a fare dell’incontro un evento unico.
Ringrazio la Dott.ssa Antonella Silvestri che mi ha aiutato, sostenuto e incoraggiato ad organizzare l’incontro che, da prima non ha trovato supporto nelle varie sigle contattate, poi per scelta non abbiamo voluto coinvolgere in alcun modo associazioni di alcun settore. In fine un grosso grazie va al Dott. Carriere Roberto che ci ha aiutato nello svolgimento della giornata adiuvato dai Dottori Fiorini Enrico, Simone Sevi e dalla Dott.ssa Cindy Bermocchi, senza i quali il perfetto svolgimento dell’incontro non sarebbe stato possibile.