L’evoluzione dei profili professionali delle professioni TSRM e PSTRP

Il Comitato centrale e le Commissioni di albo nazionali della Federazione nazionale degli Ordini TSRM e PSTRP, lo scorso 27 luglio, hanno approvato un documento di posizionamento identitario delle professioni sanitarie.

Caterina Di Marco, Presidente della Commissione di albo nazionale degli Igienisti dentali
Caterina Di Marco, Presidente della Commissione di albo nazionale degli Igienisti dentali

Il documento contiene i principi cardini che guidano il processo di evoluzione dei profili professionali delle professioni sanitarie comprese all’interno degli Ordini TSRM e PSTRP. Il rispetto di tali elementi garantisce, internamente, la libertà di sviluppo culturale, organizzativo, di ciascuna professione, allo scopo di non recare pregiudizio alle altre. Allo stesso tempo, esternamente, offre la possibilità di avviare un dialogo basato sulla condivisione della pluralità professionale che caratterizza l’istituzione della Federazione nazionale.

Secondo la legge 42 del 1999, i tre pilastri su cui poggiano le professioni sanitarie sono:

  1. i profili professionali;
  2. i percorsi formativi;
  3. il codice deontologico.

Ognuno di questi elementi trova il suo compimento nelle competenze agite dai singoli professionisti. Le professioni sanitarie sono professioni intellettuali, pertanto caratterizzate da indipendenza, autonomia, titolarità, responsabilità, nonché dignità e specificità. Pertanto, come è ben definitivo nel documento, nessuna di esse può essere assorbente di una o più delle altre o da queste esserne assorbita.

Tra il 1994 e il 2001 sono stati emanati i decreti ministeriali, istitutivi di ciascuna professione sanitaria, che definiscono i profili professionali. Il punto di equilibrio fra revisione e superamento è la loro evoluzione, rendendoli atti che non profilano, ma indicano con chiarezza le finalità di ogni singola professione, lasciando libertà di mezzi, di volta in volta individuati e adottati in funzione del contesto e/o dei bisogni e/o della persona su cui, a parità di finalità, il singolo professionista si trova ad operare.

Nel documento, che fa una profonda disamina sulle peculiarità di cui tenere conto, si specifica come qualsiasi intervento di evoluzione debba necessariamente superare l’eterogeneità tra i profili, soprattutto su alcuni temi di particolare sensibilità e rilievo medico-legale. Inoltre, per garantire la massima competenza dei professionisti sanitari, la formazione di base svolge un ruolo fondamentale, e deve tenere conto di quelle che devono essere modifiche necessarie nella struttura, nelle dimensioni quantitative e qualitative, attraverso una revisione degli ordinamenti didattici. Questa revisione dovrebbe includere l’aggiornamento degli insegnamenti e dei loro contenuti, tenendo conto degli standard formativi europei e internazionali, nonché della normativa comunitaria sul riconoscimento delle qualifiche professionali.

Il Codice deontologico di ogni professione sanitaria riveste una funzione importante nel regolare l’esercizio e il comportamento professionale degli iscritti all’albo, ispirato ai valori e principi definiti nella Costituzione etica della FNO TSRM e PSTRP.

Nello scenario di cambiamento culturale, i servizi sanitari stanno subendo una rapida trasformazione, alla ricerca di modelli organizzativi che pongano al centro la persona e garantiscano l’equità e la sostenibilità del sistema sanitario pubblico che assicuri la tutela della salute per tutti i cittadini.

Recentemente una sentenza del Tribunale penale di Messina ha assolto un Igienista dentale dall’accusa di esercizio abusivo della professione odontoiatrica, per aver svolto la propria attività senza la compresenza di un medico Odontoiatra, “perché il fatto non sussiste”. Questa decisione respinge definitivamente l’accusa, basata sul presunto rischio per la salute degli assistiti, connesso all’assenza di uno specialista in odontoiatria durante le procedure eseguite dall’Igienista dentale. Questa sentenza assume un ruolo di assoluto rilievo poiché non si limita ad analizzare il caso specifico del professionista coinvolto, ma estende il suo ragionamento all’intero quadro normativo che regola le professioni sanitarie.

Infatti la motivazione del provvedimento assolutorio è perfettamente coerente con il quadro normativo di disciplina delle professioni sanitarie, che si caratterizza per il riconoscimento dell’autonomia di ogni operatore e per l’abbandono di ogni pregressa “gerarchia” tra professioni “primarie” e “ancillari”, in sintonia con i principi di competenza, autonomia e responsabilità sanciti sin dalla legge 42/1999 e successivamente confermati dalla legge 24/2017 e dalla legge 3/2018.

L’orientamento giurisprudenziale appena citato rafforza la posizione assunta dalla Federazione nazionale degli Ordini TSRM e PSTRP sull’autonomia di tutte le professioni sanitarie, coerente con il documento di posizionamento sull’evoluzione dei profili professionali. L’impegno della Commissione di albo nazionale degli Igienisti dentali, all’interno della Federazione nazionale, spaziando dalla pubblicazione della Costituzione etica, al Codice deontologico degli Igienisti dentali, ai diversi documenti di posizionamento, compreso l’ultimo documento sull’evoluzione dei profili professionali, si basa sulla collaborazione e sulla sinergia tra tutte le figure sanitarie presenti nel sistema sanitario pubblico e privato italiano, nel preminente interesse delle persone assistite e in ragione della centralità dei loro bisogni di salute.