La diffusione della tecnologia digitale in ambito odontoiatrico ha investito tutti i professionisti del settore inclusi gli igienisti dentali.
La World Health Organization (WHO) già nel 2021 aveva introdotto una guida per implementare i processi di promozione della salute orale attraverso l’utilizzo di tecnologie da remoto e di sistemi di telemedicina. In particolare, fino a pochi anni fa, i procedimenti informatici utilizzati per la prevenzione delle patologie in ambito orale si limitavano solamente a messaggi sui cellulari o tramite e-mail indirizzate ai pazienti, mentre, negli ultimi tempi, i procedimenti informatici si sono ulteriormente sviluppati portando ad avere un supporto digitale sotto molti aspetti. Infatti, la creazione del programma “Be He@lthy Be Mobile” da parte della WHO consente, attraverso l’utilizzo dei sistemi tecnologici, di raccogliere dati epidemiologici, di monitorare in maniera costante la qualità delle cure effettuate sul paziente e di intercettare in maniera precoce eventuali problematiche odontostomatologiche. I moduli presenti in questo sistema risultano personalizzabili in modo da poter apportare eventuali modifiche a seconda delle esigenze dei clinici. Il digitale, in questo senso, contribuisce in maniera sostanziale a fornire al clinico uno strumento di indagine aggiuntivo, oggettivo e trasversale, che può aprire nuove frontiere in termini di indagini epidemiologiche su larga scala, coinvolgendo soggetti geograficamente distanti o impossibilitati a compiere spostamenti più o meno impegnativi per raggiungere i nostri studi professionali.
Il digitale contribuisce in maniera sostanziale
a fornire al clinico uno strumento di indagine aggiuntivo, oggettivo e trasversale, che può aprire nuove frontiere in termini di indagini epidemiologiche su larga scala, coinvolgendo soggetti geograficamente distanti
In questi ultimi anni caratterizzati dalle difficoltà legate alla pandemia, l’igienista dentale ha dunque dovuto affrontare delle nuove sfide per cercare di sostenere la professione in un contesto inedito e più complesso. La sfida tecnologica per poter adoperare tutti gli strumenti a disposizione tramite app, canali youtube, videochiamate e altri mezzi di tecnologia a distanza dovrebbe ora mutare in nuove opportunità per poter continuare a beneficiare dei vantaggi derivanti da questi strumenti.
Inoltre, non bisogna tralasciare l’aspetto legato al marketing e al miglioramento del livello di qualità delle prestazioni e del counselling che spesso viene percepito da parte del paziente quando l’igienista dentale sfrutta i device informatici a disposizione.
Il quesito che si pone, quindi, in questo momento di transizione verso una presunta fase di stabilizzazione della pandemia, o meglio di “mutazione”, è se gli sforzi attuati dagli igienisti dentali in tutta Italia per mantenere il contatto con i propri pazienti tramite sistemi di telemedicina verranno meno con il ritorno all’attività clinica in studio oppure se si sarà fatto tesoro di questo periodo per poter attingere all’aiuto delle tecnologie digitali nella professione quotidiana. Inoltre, sembrerebbe che il gap generazionale di chi adopera le nuove tecnologie in ambito lavorativo si sia assottigliato anche tra gli igienisti dentali: in maniera sempre più trasversale tra i professionisti con più anni di esperienza e i neolaureati si sta diffondendo un interesse sempre crescente per le nuove tecnologie e anche chi è più legato alle procedure tradizionali inizia a comprendere che gli ostacoli legati alle curve di apprendimento non sono poi così difficili da superare. Anzi, in molti casi l’intervento dell’igienista dentale consente anche all’odontoiatra di aprirsi verso nuovi scenari in un’ottica di collaborazione sempre più digital.
Nel campo odontoiatrico, per concludere, la telemedicina e, più in generale, il digitale con i propri mezzi comunicativi stanno influenzando il nostro modo di pensare la professione e, allo stesso tempo, il modo in cui il paziente guarda al professionista sanitario, accorciando sempre più le distanze e mantenendo una relazione di iper-connessione. Sicuramente, come ogni innovazione tecnologica, offre nuovi metodi, mezzi e strumenti per implementare il flusso di lavoro. L’igienista dentale, però, non può non approcciarsi con spirito clinico a ogni novità tecnologica, distinguendone in maniera netta limiti e opportunità.
Nel campo odontoiatrico la telemedicina e, più in generale, il digitale con i propri mezzi comunicativi stanno influenzando il nostro modo di pensare la professione e, allo stesso tempo, il modo in cui il paziente guarda al professionista sanitario, accorciando sempre più le distanze e mantenendo una relazione di iper-connessione
Il limite maggiore della telemedicina applicata al nostro campo, risiede essenzialmente nella “distanza” che, per definizione, essa pone tra il clinico e il paziente, erigendo un ostacolo alla relazione e facendo venir meno un elemento fondamentale riguardo alla compliance e al successo delle cure: l’empatia. Dunque, l’era digitale è opportunità, a patto che, nel cambiamento, l’igienista dentale resti fedele a sé stesso e mantenga, come sacro, il rapporto sanitario-paziente.