Dottoressa Abbinante, AIDI quest’anno festeggia il quarantennale: quali sono stati i momenti più significativi che dal 1981 hanno contraddistinto la storia dell’associazione?
Come primo momento significativo mi fa piacere ricordare la sua istituzione, grazie all’intuizione dei soci fondatori: 13 giovani igieniste capitanate da Gianna Maria Nardi, che con determinazione e coraggio hanno intrapreso un cammino percorrendo un sentiero in realtà inesistente e riuscendo a ottenere la definizione di un profilo giuridico che, dopo diverse vicissitudini, ha visto il definitivo riconoscimento con il DM n. 137 del 15 marzo 1999.
Non meno importanti sono stati: l’inclusione dell’AIDI nel 1989 come membro ufficiale nell’International Federation of Dental Hygienist (IFDH), grazie al contributo di Mary Rose Pincelli e che oggi rappresenta gli Igienisti dentali di 30 Paesi nel mondo, e nel 1999 la partecipazione attiva nella costituzione della European Dental Hygienist Federation (EDHF), di cui oggi fanno parte 23 paesi e che ha avuto come primo presidente Irene Riccitelli Guarrella.
Fondamentali, poi, le molteplici vesti istituzionali di AIDI, funzionali alle diverse esigenze professionali e legislative; infatti nel 1989 AIDI diventa Sindacato Nazionale di categoria e nel tempo referente per il Ministero della Sanità, per il Ministero dell’Università e Ricerca scientifica, per il CNEL (Consiglio Nazionale Economia e Lavoro), entrando a far parte della Consulta delle Professioni Sanitarie, del Co.N.A.P.Ss, dell’Osservatorio Permanente del MIUR, della commissione Nazionale ECM, della Conferenza Permanente delle lauree.
A luglio 2013 AIDI diventa per Statuto Associazione Nazionale di Rappresentanza (AMR) degli Igienisti Dentali e in questa veste, entrata in vigore l’auspicata legge 3/2018 (cd. legge Lorenzin) che disciplina gli Ordini delle professioni sanitarie, collabora alla formazione delle commissioni d’albo degli Igienisti dentali territoriali e Nazionale. Terminato questo importante obiettivo è diventata associazione tecnico scientifica (ATS) iscritta nell’elenco del Ministero della Salute per ottemperare, nel rispetto della legge 24/2017 (cd. legge Gelli-Bianco), all’elaborazione di linee guida e raccomandazioni per il corretto esercizio delle prestazioni sanitarie. Per continuare a garantire la tutela degli interessi degli Igienisti dentali italiani come portavoce di tutte le istanze dei professionisti, a febbraio 2019, ha costituito il sindacato nazionale degli Igienisti dentali, AIDIPRO Igienisti Dentali Italiani Associati per la Professione, attualmente rappresentato dal Segretario Nazionale dottor Domenico Pignataro.
Nel percorso che ha visto AIDI impegnata per ottenere i giusti riconoscimenti professionali, ricorda un momento di particolare scoramento?
Un momento di particolar scoramento si è creato dopo l’entusiasmo per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge 43 del 2006, che vedeva relatrice la senatrice Rossana Boldi e disciplinava finalmente l’aspetto relativo agli Ordini e gli Albi per le professioni sanitarie, ma che purtroppo non ha visto la concretizzazione per le continue proroghe per l’attuazione dei Decreti, con una delega che il governo nel 2008 aveva fatto definitivamente cadere. Sono stati necessari ancora tanti anni, e l’avvicendarsi di vari governi, prima che la legge sugli Ordini nel 2018 si materializzasse, un periodo durante il quale AIDI non ha comunque mai smesso di lottare per la sua istituzione.
A differenza di molte categorie professionali, gli igienisti dentali italiani appaiono molto coesi tra loro e animati da uno spiccato spirito di gruppo. È davvero così?
Ci accumuna il desiderio di conoscere e apprendere sempre di più e, anche se possono esserci apparenti distanze, al momento opportuno riusciamo a collaborare al massimo, unendo le nostre forze per raggiungere importanti obiettivi. Basti pensare al grande lavoro fatto da AIDI e UNID come associazioni maggiormente rappresentative, nel processo di costituzione e formazione delle commissioni d’Albo su tutto il territorio nazionale.
Da presidente AIDI ha un obiettivo che si è prefissata di raggiungere?
AIDI dal 2018 è ufficialmente iscritta nell’elenco delle Associazioni Tecnico Scientifiche del Ministero della Salute. Il mio obiettivo è rendere l’associazione un riferimento per i professionisti della salute, nazionale e internazionale, per svolgere con consapevolezza la propria attività, su solide basi scientifiche, professionali e umane ponendo realmente “il paziente al centro”. Per garantire un’adeguata risonanza a livello mondiale, grazie alla collaborazione con la segreteria organizzativa OIC, AIDI si è aggiudicata, concorrendo alla gara indetta ad agosto 2019 a Sidney, l’organizzazione del Simposio Internazionale IFDH che si svolgerà nel 2026 al MICO di Milano.
Qual è stato, in sintesi, l’apporto dei presidenti che si sono succeduti al timone di AIDI?
Ogni presidente ha apportato importanti tasselli nella costruzione della nostra professione. Gianna Maria Nardi è stata fondatrice e promotrice di un progetto professionale di crescita di una figura all’epoca inesistente e che oggi è riconosciuta a pieno titolo. Irene Riccitelli Guarrella ha contribuito alla regolamentazione della figura favorendo un salto di qualità della professione. Annamaria Genovesi ha incoraggiato lo sviluppo di una coscienza sindacale e Marialice Boldi ha partecipato al completamento della regolamentazione battendosi per la nascita deli Ordini e degli Albi professionali.
Come è cambiato negli anni il rapporto degli igienisti dentali con gli odontoiatri?
Ora gli odontoiatri hanno al loro fianco un collaboratore preparato, dotato di autonomia professionale nello svolgimento delle proprie competenze e attento alle esigenze del paziente e del team, di cui è un importante componente.
Ci parli del progetto UniversitAIDI: come si è sviluppato e perché?
Il progetto UniversitAIDI è nato nel 2012, presso l’Università dell’Aquila, con la finalità di realizzare iniziative dedicate agli studenti CSID. Dal 2015 abbiamo chiesto di designare, per ogni sede universitaria, uno studente referente scelto tra i soci studenti AIDI, come portavoce, per implementare esigenze di formazione e di informazione. I referenti di ciascuna sede universitaria sono ospitati da AIDI in occasione dei principali eventi, dove hanno la possibilità di incontrarsi e confrontarsi tra loro e partecipare attivamente alla vita associativa, così da costruire un primo nucleo operativo.
Qual è oggi il significato della parola prevenzione per un Igienista dentale che si affaccia alla professione?
Per un igienista dentale la prevenzione oggi è “Promozione della Salute” come accezione positiva a favore di tutto ciò che dà valore alla vita, all’individuo, alla persona. Dunque non più prevenzione della malattia, come atteggiamento di difesa nei confronti dei determinanti esterni (ambiente) o interni (stili di vita) che causano la perdita di salute, ma un messaggio positivo che ha come obiettivo guadagnare salute.
Quali valori pensa che la vostra generazione di igienisti possa lasciare in eredità alle nuove leve?
Resilienza, determinazione, grinta e fiducia per affrontare nuove sfide e i continui cambiamenti che la società e lo sviluppo tecnologico impongono, senza mai dimenticare che possiamo apprezzare l’aspetto più bello della nostra professione solo lavorando con costante passione e amore per il prossimo.
Cosa auspica per il futuro professionale della categoria?
L’adeguato inserimento della figura anche in ambito pubblico, affinché l’Igienista dentale sia il professionista di riferimento per il mantenimento della salute orale e del benessere globale.