Con DM del 13 Marzo 2018 sono stati costituiti gli Albi delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione all’interno degli Ordini TSRM e PSTRP. Per meglio comprendere la vera essenza di questa importante istituzione abbiamo intervistato Caterina Di Marco in qualità di Presidente della Commissione albo nazionale degli Igienisti dentali.
Dottoressa Di Marco, che cosa significa oggi per un igienista dentale l’iscrizione a un albo professionale?
Oggi per l’esercizio di ogni professione sanitaria, in qualunque regime lavorativo svolto, oltre al titolo abilitante è necessaria l’iscrizione al rispettivo albo professionale presso l’Ordine di riferimento territoriale. Per un Igienista dentale essere iscritto all’albo significa avere tutti i requisiti per poter svolgere la professione ed essere legittimato dalla legge.
La mancata iscrizione all’albo si configura come reato di esercizio abusivo, con sanzioni penali. Gli Ordini hanno il compito di salvaguardare e tutelare il cittadino da eventuali esercizi abusivi e garantiscono la legittimità dei professionisti iscritti negli albi professionali. Quindi, partendo dall’assunto che, tutelando gli interessi pubblici dei cittadini, connessi all’esercizio professionale, si tutela la professione; questo ha un valore molto alto per gli Igienisti dentali. Non dimentichiamo che la professione negli anni ha sofferto di un alto tasso di abusivismo.
Gli albi sono pubblici, consultabili da tutti i cittadini e permettono di sapere con esattezza quanti igienisti dentali operano sul territorio e permettono di monitorarne la crescita. A oggi sono circa 8.600.
Di che cosa si occupa in generale la Commissione nazionale degli Igienisti dentali?
La Commissione ha la rappresentanza istituzionale della professione, con il compito di:
- designare i rappresentanti della professione presso commissioni, enti e organizzazioni di carattere istituzionale;
- promuovere e favorire tutte le iniziative intese a facilitare il progresso culturale degli iscritti, anche in riferimento alla formazione universitaria finalizzata all’accesso alla professione;
- dare direttive di massima per la soluzione delle controversie fra gli iscritti o fra un iscritto e persona o ente a favore dei quali questo abbia prestato o presti la propria opera professionale, per ragione di spese, di onorari e per altre questioni inerenti all’esercizio professionale, procurando la conciliazione della vertenza e, in caso di mancata conciliazione, dando il suo parere sulle controversie stesse;
- dare il proprio concorso alle autorità centrali nello studio e nell’attuazione dei provvedimenti che comunque possano interessare la professione;
- esercitare il potere disciplinare con funzione giudicante nei confronti dei componenti dei Consigli direttivi dell’Ordine appartenenti al medesimo albo e nei confronti dei componenti delle commissioni di albo territoriali.
La Commissione nazionale è a disposizione delle Commissioni presso gli Ordini territoriali per un attento monitoraggio delle tematiche da gestire: per questo vengono periodicamente organizzate delle riunioni online per particolari argomenti da affrontare congiuntamente in modalità univoca. La Commissione di albo nazionale è formata da nove professionisti: insieme a me, il Vicepresidente Domenico Tomassi, il Segretario Giuliana Bontà e i colleghi Antonella Abbinante, Maurizio Luperini, Marco Miceli, Gianna Maria Nardi, Domenico Pignataro e Chicca Scagnetto. Tutti abbiamo una lunga esperienza precedentemente espressa nelle due associazioni maggiormente rappresentative, AIDI e UNID.
Quali sono le attività su cui state particolarmente focalizzando le vostre energie?
Insieme alle altre 18 Commissioni di albo delle professioni sanitarie afferenti alla Federazione stiamo lavorando nei diversi gruppi di lavoro. È in atto il progetto della revisione dei profili professionali, che obiettivamente sono tutti abbastanza datati, compreso il nostro che risale al 1999.
Nell’Osservatorio Nazionale per le Professioni Sanitarie del Ministero Università e Ricerca siamo all’interno del gruppo di lavoro per il Monitoraggio sulla qualità della formazione in conformità alle indicazioni dell’Unione Europea. La cassa previdenziale autonoma è oggi uno dei temi sui quali sta lavorando la Federazione degli Ordini TSRM e PSTRP, con lo studio di fattibilità in atto. L’attività all’interno della Conferenza dei servizi per il riconoscimento dei titoli esteri presso il Ministero della Salute ci vede impegnati nella valutazione comparativa qualitativa della formazione dei richiedenti con i piani didattici universitari italiani, a tutela delle persone assistite.
Per quanto riguarda i fabbisogni formativi, anche quest’anno, attraverso una metodologia comune e il confronto del referente nazionale con i referenti regionali, è stata elaborata la stima del fabbisogno formativo per l’anno accademico 2022-2023. L’attività sulla quale è concentrata particolarmente la nostra attenzione è quella del tavolo paritetico Cdan Id – CAO, istituito successivamente alla sentenza del Consiglio di Stato n. 1703/2020, per definire il concetto di “compresenza” dell’odontoiatra e dell’igienista dentale.
A tal riguardo, auspichiamo una risoluzione quanto più rapida attraverso la collaborazione tra le due categorie, rispettosa dei rispettivi ambiti di competenza e autonomia, adeguata nel rispondere ai bisogni di salute della persona assistita. Fra gli obiettivi da raggiungere vi è il maggior impiego degli Igienisti dentali nel Sistema Sanitario Nazionale, nel servizio pubblico, attraverso l’attuazione del PNRR.
Che cosa ci può dire dell’elaborazione del Codice deontologico degli igienisti dentali?
L’elaborazione del Codice deontologico, approvato il 18 novembre scorso dal Consiglio nazionale della FNO TSRM e PSTRP, è stata una delle attività prioritarie, essendo uno dei tre elementi che individuano la figura dell’Igienista dentale, insieme alle normative professionali e all’ordinamento didattico. La Commissione di albo continuerà il percorso di aggiornamento all’interno dell’apposito gruppo di cui fanno parte tutte le professioni afferenti alla Federazione.
Che cosa ha significato per Caterina Di Marco rivestire il ruolo di Presidente della Commissione?
Per me personalmente rappresenta una grande responsabilità e, allo stesso tempo, un grande onore essere la prima Presidente della Commissione di albo nazionale degli Igienisti dentali, con la consapevolezza che il percorso della rappresentanza istituzionale per il raggiungimento degli obiettivi professionali a garanzia della salute delle persone assistite è nella fase iniziale. Dopo un lungo percorso di oltre 20 anni, con la Legge n. 3/2018 si è giunti alla configurazione attuale della FNO TSRM e PSTRP, un’architettura con 19 professioni sanitarie, tanto complessa da apparire quasi una sfida. Questa realtà è, tuttavia, una opportunità e un punto di forza, un modello vincente, che con il tempo sarà sempre più solido grazie al lavoro di squadra e alla sinergia con le altre professioni sanitarie.
La configurazione attuale della FNO TSRM e PSTRP è una opportunità e un punto di forza, un modello vincente, che con il tempo sarà sempre più solido grazie al lavoro di squadra e alla sinergia con le altre professioni sanitarie